Dalla fuga rettilinea di una prospettiva al profilo affilato di un'architettura. Dalle curve morbide di un nudo alla sagoma trasognata di un animale mitologico.
Se per la fisica è ancora uno dei fenomeni più affascinanti, così la luce non ha limiti nemmeno come mezzo di espressione. Un pensiero simile dovette averlo, quasi settant'anni fa, Pablo Picasso.
Era il 1949, e nel suo studio nel Sud della Francia arrivava Gjon Mili, pioniere della tecnica fotografica, che gli mostrò alcune fotografie di pattinatori su ghiaccio ai quali erano state fissate delle piccole luci sui pattini. Il risultato erano delle sinuose linee di luce impresse direttamente sulla pellicola, eventi-fenomeni della durata temporale di un attimo cristallizzati per sempre in disegni nell'immagine fotografica.
La tecnica stimolò l'immaginazione del grande artista, che intravide una via da esplorare. Dalla collaborazione dei due maestri nacquero una serie di 30 disegni con la luce - oggi la tecnica è nota col nome di lightpainting - che furono pubblicati sulla rivista LIFE e che di recente sono stati resi disponibili per il pubblico.
Noi che nel nostro piccolo disegniamo ogni giorno con linee di luce, non potevamo non condividere con voi il lavoro di questa coppia di grandi geni, e il risultato della loro ricerca sulla luce.